La storia di questi ultimi anni sta dimostrando che, rispetto alle nobili intenzioni dei Costituenti, poste a fondamento della ritrovata democrazia, il sistema politico, sta lentamente degenerando verso una deriva oligarchica.
Sono passati più di sessantacinque anni dalla fine della guerra, sembra che si sia avuto solo la sostituzione di un’élite con un’altra, dal partito unico, all’unica congrega.
Gli elettori percepiscono che questo sistema elettorale non è onesto, suona come una campana rotta, per questo si allontanando sempre più dalle urne. Altro che “fatica del voto”, la fatica è quella di sopportare l’evidente esproprio di sovranità popolare attuato con il Porcellum, senza alcun risultato palese, non avendo avuto la sensazione che tale sacrificio sia stato utile per il Paese. L’attenzione della casta politica è sempre dedicata alla messa a punto di nuovi meccanismi di trasformazione di voti in seggi, per la conservazione del posto, con la scusa della “governabilità”.
Contro tale nefasta impostazione gli Autori hanno messo a punto delle linee guida, nella scia tracciata da Gianfranco Miglio, per ritornare sulla retta via della “democrazia rappresentativa” e riportare la sovranità al popolo, con una proposta innovativa di sistemi elettorali per il Parlamento e il Governo.
Giorgio Galli e Daniele Vittorio Comero
STELLA E CORONA
Sogni, utopie e brogli elettorali nella democrazia elettorale italiana (1946 - 2011)
Edizioni Solfanelli
ISBN-978-88-7497-746-8
Pagg. 264 - Euro 18,00
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